OUR STORY
L´Agenzia Viaggi & Tour Operator “FABIO REISEN s.a.s”, é un’agenzia giovane (operante dal 2010) che si sta facendo spazio nel meraviglioso mondo del turismo, con spirito grintoso e positivo a tutte le proposte e iniziative di ogni genere, all´insegna della qualità, la prima regola a cui essere fedeli. Focalizza la propria attenzione nel realizzare pacchetti viaggi, week-end al mare e settimane bianche, viaggi culturali, enogastronomici e naturalistici, sia per individuali ma soprattutto per gruppi scolastici, con particolare attenzione alle attività di stage aziendale.
Ogni servizio é personalizzato sulle specifiche esigenze di ogni interlocutore. Alle Scuole ed Aziende fornisce un’assistenza completa che va dalla stesura della travel policy fino al monitoraggio statistico dell’evento, con un approccio che consente di ottimizzare il budget nel rispetto delle esigenze, di efficienza e comfort di chi viaggia. Lavoriamo con i piú prestigiosi Tour operators nazionale ed internazionali, viaggi d’affari e di vacanza, occupandoci di tutto dalla prenotazione di biglietti all’accoglienza. Offriamo strutture di altissimo livello, consulenza di viaggio, d’immagine aziendale e predisponiamo ogni dettaglio ed iniziativa per viaggi incentive, team building e vacanze premio. Inoltre ci occupiamo di turismo congressuale sia in Italia che all´estero.
Parlano di noi!
Ma appena entri sembra il Policlinico della Porchetta, ordinato e funzionale. «Lo gestiamo in comodato d'uso - racconta Antonino Borrello, presidente del consorzio - fornendo servizi ai piccoli produttori. Ci portano le "mezzene", i mezzi suini già macellati in strutture certificate, e qui dentro possono gestire tutte le fasi della lavorazione e della trasformazione con mezzi all'avanguardia». Una struttura dalle potenzialità enormi (può lavorare fino a 5.000 prosciutti) che fornisce un prodotto di altissima qualità. Ma anche redditizio per chi lo alleva: all'ingrosso viene venduto in media a 45 euro al chilo, ma sul mercato spunta prezzi che oscillano tra i 55 e i 60 euro, con trend di richieste in continuo aumento sui mercati italiano ed estero. E sullo sfondo il lavoro del consorzio di tutela del suino nero dei Nebrodi, costituito oltre dieci anni fa, del quale fanno parte oltre all'Università di Messina (facoltà di Veterinaria) numerosi comuni della zona. Il consorzio si è dotato di «un disciplinare che "governa" un patrimonio di 110 allevamenti, 3.500 soggetti coinvolti e 800 scrofe».
La Sicilia - Lunedì 28 Luglio 2014 Mario Barresi
Valle del Fitalia. Galati Mamertino e le altre perle montane del Messinese scoperte (e adorate) da visitatori italiani ed esteri
E i giovani tornano in paese per aprire attività turistiche Suini neri e stranieri la Grande Lentezza del "Nebrodi-Shire"
Vivevano, felici e contenti, in Germania. Lavoro, soldi, serenità, prospettive per i figli. Ma allora perché Antonio e Romina hanno deciso di tornare su queste montagne aspre e profumate? Per nostalgia, certo. Ma anche perché qualcosa si muove, in questo microcosmo di slow life. Qui, nella valle del Fitalia, una scalata-discesa fra mare e Nebrodi, non sembrerebbe nemmeno un afoso fine settimana di luglio se non ci fossero così tanti «forestieri» in giro per le stradine strette e linde. Eccoci a Galati Mamertino, paese-bomboniera e simbolo mignon di un nuovo modo di fare turismo. Ed è per questo, al netto della casa-dolce-casa, che Antonio Basile e Romina Fabio sono tornati alla base. «Ci occupiamo di "incoming" dall'Europa, soprattutto Germania e Olanda, ma fra poco anche Francia. I turisti europei di una certa fascia cercano questo tipo di offerta, ma non sempre la trovano». E così la coppia propone pacchetti completi a piccoli gruppi di buongustai di cibo e paesaggi. «In tutta la valle, fra gastronomia, eventi tradizionali, percorsi naturalistici e patrimonio artistico-culturale c'è abbastanza per un soggiorno di almeno cinque giorni. Se poi ci aggiungiamo che il mare è a venti minuti, allora anche una settimana si può fare».
Sì, si può fare. Perché costa poco e ci sono posti incantevoli dove dormire, oltre che minuscole cattedrali per gourmet dove gustare il prodotto principe di questa valle: il suino nero dei Nebrodi. Proposto in tutte le sue sfaccettature. Dopo che i produttori hanno tirato un sospiro di sollievo, superando il rischio di estinzione di una razza unica. «Adesso ci sono almeno 40-50 riproduttori per ogni allevamento e solo in questa valle ci saranno 500 capi pronti a tenere alta la bandiera della razza», ammette Vincenzo Pruiti, direttore della Soat di Castel Umberto. Aggiungendo: «Il signore ci ha dato questa razza e ce l'ha "benedetta", adesso tocca a noi salvaguardarla nel migliore dei modi». Uno dei più lungimiranti è il salumificio del consorzio Terre dei Nebrodi, che ha come partner Slow Food, nel piano interrato di un immobile, piuttosto degradato a vederlo dall'esterno, di proprietà dell'assessorato regionale alle Risorse agricole.